lunedì 4 febbraio 2008

ANORESSIA E BULIMIA DA UNA MALATTIA AUTOIMMUNE

ANORESSIA E BULIMIA

Una recente teoria ipotizza che all'origine della maggior parte dei casi di anoressia e bulimia ci siano fenomeni autoimmuni causati da situazioni di stress o da un'infezione streptococcica, come avviene in alcune malattie neuropsichiatriche pediatriche. Lo studio mette in evidenza che (nel 74% dei casi presi in esame) questi disturbi alimentari sono causati da una malattia autoimmune con produzione d'auto-anticorpi diretti contro l'ipofisi, che causa alterazioni gravi del suo funzionamento. La teoria è particolarmente innovativa perché, se fosse confermato che in molti casi il meccanismo è di tipo biologico immunitario, i disturbi non potrebbero essere curati soltanto con un semplice approccio di tipo psicologico e soprattutto non dovrebbero essere imputabili soltanto ad errati comportamenti volontari.
L'ipofisi e l'ipotalamo

L'ipofisi (o ghiandola pituitaria) è la centrale che comanda tutto il sistema endocrino e quindi la produzione degli ormoni nell'organismo. Si trova sulla base della scatola cranica, in un recesso osseo detto sella turcica, dietro l'incrocio dei nervi ottici (chiasma ottico). Ha la forma e le dimensioni di un fagiolo e pesa poco meno di un grammo ed è appesa mediante il peduncolo ipofisario all'ipotalamo di cui è un'estensione nella parte posteriore. Essa è costituta da tre parti: anteriore, intermedia e posteriore, la prima di tipo epiteliale produce sei ormoni, la seconda, d'origine connettivale produce il MSH, e la terza costituita da tessuto nervoso, produce ossitocina (ormone del parto) e vasopressina o ADH (ormone regolatore del volume dei liquidi nei vasi).

Ipofisi

L'ipotalamo, si trova nella faccia inferiore del cervello, è la parte che si occupa dei comportamenti animali come la ricerca del cibo ed il comportamento sessuale; in esso risiedono i centri della sete, del ritmo sonno-veglia, della termoregolazione, ed è anche il centro delle emozioni. Ipotalamo e ipofisi sono strutturalmente e funzionalmente collegati.

Ormoni rilasciati dall'ipotalamo: CRH, che favorisce la liberazione di ACTH (che a sua volta stimola le ghiandole surrenali)
GH-RH, che stimola la produzione di ormone della crescita
GH-IH, che riduce la secrezione di ormone della crescita
Gn-RH , che stimola la produzione di altri ormoni, regolando la funzione sessuale
M-RH , che stimola la produzione di melanotropina aumentando la pigmentazione cutanea
M-IH , antagonista del MRH
P-RH , che favorisce la liberazione di prolattina
P-IH , antagonista del PRH
T-RH , che stimola la secrezione di FSH nel lobo anteriore dell'ipofisi

Vedi ORMONI E L’APPARATO ENDOCRINO



Anoressia e bulimia
L'anoressia nervosa e la bulimia nervosa sono state riconosciute ufficialmente come due patologie che colpiscono il 3% delle donne durante l'arco della vita e in minor misura gli uomini.


Ambedue le patologie insorgono in età giovanile e sono caratterizzate da iperattività ed esagerato interesse per il proprio corpo e per il peso. Spesso si riscontrano ambedue gli aspetti nello stesso paziente. L'anoressia si manifesta con un'avversione al cibo perdita di peso al limite della sopravvivenza e amenorrea, mentre nella bulimia si verificano episodi d'alimentazione incontrollata, seguiti da vomito compensatorio, senza però significativi cambiamenti di peso.

Lo studio

Sebbene le cause di anoressia e bulimia siano ancora sconosciute, molti dati indicano un'origine primaria neurobiologica. Questi risultati evidenziano un sempre maggior parallelismo tra il ruolo dei neuroni peptinergici ipotalamici ed i fenomeni di deprivazione energetica o di eccesso energetico. Da ciò si sviluppa un concetto di "centro di controllo" dell'introito alimentare e del peso corporeo situato nel Sistema Nervoso Centrale, a livello ipotalamo-ipofisario.

Nel Dicembre del 2002 è apparso sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS un articolo che apre una nuova interpretazione dei disturbi alimentari dal titolo: "Autoanticorpi contro l'alfa-MSH, ACTH e LHRH in pazienti anoressici e bulemici" scritto da Fetissov e collaboratori, del Karolinska Institute di Stoccolma, che è qui riassunto brevemente.

I ricercatori hanno ipotizzato che i sistemi ipotalamici, responsabili della regolazione dell'apporto alimentare, possano essere bersaglio di auto-anticorpi nei pazienti anoressici e bulemici, come avviene in altre patologie neuronali autoimmuni. Per verificare quest'ipotesi gli Autori hanno sviluppato questo lavoro, utilizzando siero di pazienti anoressici e bulemici e soggetti di controllo su tessuto ipofisario di ratto. Il siero è risultato legarsi a molecole presenti in sezioni di ipotalamo e di ipofisi del ratto, in particolare nella parte intermedia dell'ipofisi. Il nucleo arcuato ipotalamico, è coinvolto nel controllo dell'apporto energetico e nel suo dispendio; esso può partecipare alla patogenesi dei disturbi alimentari quali l'anoressia nervosa e la bulimia nervosa. Due sistemi ormonali sono interessati da questo punto di vista: uno che sintetizza l'ormone melanocita stimolante (alfa-MSH) o melanotropo, prodotto dall'ipofisi intermedia, e l'altro che sintetizza il neuropeptide Y coinvolto nella sintesi dell'ormone corticotropo ACTH. Lo studio, condotto su 57 pazienti con Anoressia e/o Bulimia Nervosa, ha rivelato che su 42 soggetti (il 74%) il plasma conteneva anticorpi che si legavano agli ormoni melanotropo e corticotropo dell'ipofisi del ratto. Si è anche riscontrato che il siero di tre pazienti anoressici/bulemici si legava all'ormone del rilascio della prolattina in terminazioni nervose dell'eminenza mediana del ratto (ipotalamo). Nel gruppo di soggetti sani di controllo due su 13 (16%) presentavano autoanticorpi anti ipofisi simili ai bulemici e agli anoressici, ma in questi soggetti era stato riscontrato un più alto tasso di cortisolo (ormone dello stress) nel sangue.


I dati dimostrano che nel siero di un'alta percentuale di soggetti affetti da anoressia e bulimia vi sono significative quantità di autoanticorpi anti alfa-MSH o anti ormone adrenocorticotropo. Gli Autori sottolineano il coinvolgimento, in queste patologie, dell'asse ipotalamo-ipofisaria-surrenalica legata ai meccanismi dello stress. Lo stress rappresenta, infatti, il comune denominatore nei disordini anticorpali. S'ipotizza anche che la causa o la concausa di queste alterazioni del sistema immunitario possa essere un'infezione steptococcica come avviene in alcune malattie neuropsichiatriche pediatriche.

Bisognerà, in futuro, chiarire con quale meccanismo questi anticorpi, legandosi all'ipofisi, agiscano sulla regolazione dell'introito di cibo. Sarà inoltre da valutare, in studi futuri, in quale misura l'aumento dello stress sia causa di produzione di questi autoanticorpi.

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