giovedì 21 febbraio 2008

Il peso corporeo; Per mantenerlo

Il peso corporeo: un sistema di estrema semplicità

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Per mantenerlo basterebbe mangiare quando si ha fame, smettere quando si è appagati e lasciarsi guidare da una sorta di pilota automatico

Tuttavia, dietro l'immensa semplicità si nasconde la complessità altrettanto estrema di un dispositivo costituito da fattori biologici, psicologici e sensoriali: le sue uniche parti visibili sono la fame e la modulazione del piacere gustativo.

Quest'ultimo è determinante per la funzione regolatrice che ci informa sui fabbisogni e rafforza i comportamenti positivi.
Tuttavia tale processo è tanto più fragile tanto più è complesso: ci sono persone che hanno deciso di sostituire le proprie sensazioni con le convinzioni alimentari e non dispongono più del pilota automatico. A uno stadio più avanzato, finiscono per non percepirle e si trovano costrette a sostituire la regolazione spontanea e inconscia, che non richiede alcuno sforzo, con il controllo volontario e spossante delle diete.

In realtà gli unici aspetti che devono preoccupare sono la sensazione di fame e la soglia di sazietà. In poche parole, mangiare quando si ha fame.
Si, perché esiste nel cervello un vero contatore di calorie molto più efficace di tutte le tabelle di composizione degli alimenti, è proprio questo il centro che bisogna far lavorare. E' del tutto inutile mangiare in funzione della composizione degli alimenti, molto più importante è interrogarsi su ciò che si prova. In effetti, molto si lamentano che le emozioni li spingono a mangiare senza fame e si disperano perché non possono farci niente.


Cercare di comprendere le relazioni che si instaurano tra le emozioni e il comportamento alimentare può essere la chiave di svolta.

Ma le emozioni da dove vengono?
"Non sono gli avvenimenti a turbare gli uomini, ma l'idea che essi se ne fanno", afferma Epitteto, filosofo nato in Frigia intorno al 50 d.C.
Uno stesso avvenimento può dunque scatenare emozioni differenti, che vanno dalla semplice preoccupazione a una forte ansia, a seconda dei ragionamenti dell'individuo al momento dell'evento. Si tratta di ragionamenti o pensieri di un individuo su se stesso, sugli altri o sulle condizioni di vita; essi assumono un andamento disfunzionale o irrazionale, distorcendo la percezione della realtà. Tuttavia, quando si comincia a cercare ciò che si nasconde dietro questi ragionamenti, si scoprono schemi di pensiero, ossia un insieme di intime connessioni che la persona ha relativamente a se stessa e al mondo.

Vale la pena interrogarsi su quest'ultimo aspetto per tentare il primo passo: riconciliarsi con se stessi, amarsi e quindi accettare ciò che non si può cambiare!

Quando si acquisisce la convinzione di mangiare secondo la fame, dopo un certo tempo si raggiunge il peso di equilibrio, cioè quello per cui ognuno è geneticamente programmato.

Volere a tutti i costi dimagrire per avere un fisico da fotomodelli non è realistico e soprattutto richiederebbe mangiare meno rispetto al fabbisogno di ognuno: non serve a niente vivere assillati dal cibo e dalla paura di ingrassare.

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