martedì 26 febbraio 2008

Mangiare con piacere senza aumentar di peso

Non è solo un'ipotetica possibilità, ma può diventare una realtà effettiva. Basta rieducare il senso del gusto.

La superalimentazione dei tempi moderni ha generato una omologazione dei gusti, con perdita della più naturale capacità di riconoscere, nonché di gustare e apprezzare, un dato alimento o un particolare sapore. Basta pensare a quanto il mercato vada propinando alle età più tenere, con merendine e snacks ultra ricchi di zuccheri e di sodio. Non si tratta ovviamente di una "saporita" coincidenza ma di precise strategie di mercato che mirano a creare, soprattutto nei bambini, più che semplici abitudini vere e proprie "dipendenze" da gusti e sapori volutamente accentuati.

Il bambino abituato alla dolcissima merendina, non si accontenterà più tanto facilmente del buon biscotto della nonna privo, haimé, non solo del 'raffinatissimo' quanto ultrabbondante zucchero bianco, ma depauperato pure di tutto quel corteo di aromi tanto innaturali quanto irriconoscibili ad un palato non ancora corrotto.
Si tratta di una vera e propria educazione... al negativo o, meglio, diseducazione, di uno dei cinque sensi di cui la natura ha dotato l'uomo per riconoscere, nell'ambiente esterno, ciò che più gli serve per star bene. Il gusto che, insieme all'olfatto, dovrebbe proteggere il tratto gastrointestinale dalle sostanze non digeribili o addirittura nocive, viene strumentalizzato dall'industria per creare veri e propri modelli di sapore atti a generare delle dipendenze di palato, per cui sarà sempre più difficile rinunciare a determinati sapori o, meglio, a ben precisi prodotti di cui non mancherà opportuna suggestione pubblicitaria.

E' evidente quanta importanza giochi questo fattore educativo nei problemi legati all'alimentazione tanto per il sovrappeso, quanto per l'educazione al benessere delle nuove generazioni. La consapevolezza infatti che tanto dell'obesità infantile - e non - è culturalmente determinato, deve aiutare a sostenere un consumo intelligente dei prodotti che il mercato propone.

Aiutamoci a non perdere... il gusto:
Assaporare i cibi lentamente e, potendo, scegliere alimenti semplici, non arricchiti da aromi artificiali.

Limitare al minimo l'uso di sale raffinato e sostituirlo con sale marino integrale oppure erbe aromatiche.

Sostituire lo zucchero bianco con miele o, nella preparazione dei dolci, frutta al naturale.

Non mescolare troppi alimenti nelle preparazioni alimentari.

Cuocere i cibi nel rispetto delle loro caratteristiche organolettiche, per mantenere il più possibile inalterati i sapori originari.

Utilizzare senza paura tutte le possibili 'motilità' della bocca e della mandibola per permettere ai recettori gustativi (calici e papille) di svolgere il loro lavoro.

Dato che gusto e olfatto si potenziano a vicenda, non aver paura di... annusare, annusare, annusare.

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