martedì 5 febbraio 2008

MALNUTRIZIONE

"Il cibo è per tutti noi la miglior cura" il vecchio e caro Ippocrate è quanto mai attuale! E' infatti quasi un paradosso ma in un epoca di benessere come la nostra molte sono la persone malnutrite.
Le principali cause delle malattie nutrizionali sono essenzialmente tre:

l'eccesso di cibo o ipernutrizione, che provoca obesità;
la cattiva qualità del cibo, o deficienza dietetica qualitativa;
l'insufficienza di cibo o insufficienza dietetica quantitativa che comporta uno stato di denutrizione o iponutrizione.
Malnutrizione non significa perciò mangiare poco, significa invece uno stato patologico che si stabilisce quando non siano soddisfatte le esigenze nutritive, qualitative e quantitative di un organismo nel tempo. In altre parole, si parla di malnutrizione quando l' organismo soffre della deficienza di uno o più componenti essenziali della dieta alimentare: proteine, determinati aminoacidi, alcuni acidi grassi essenziali, vitamine, sali minerali, ma anche una deficienza d' acqua o di ossigeno può determinare condizioni simili a quelle della malnutrizione.

I vari tipi di malnutrizione (calorica, proteica, lipidica, vitaminica, idrominerale) si distinguono a loro volta in forme per difetto o per eccesso o da squilibrio. Ad una forma di malnutrizione primaria (carenza o eccesso di un solo fattore), possono associarsi una o più malnutrizioni secondarie (carenze, eccessi o squilibri).

Malnutrizione primaria

I fattori che determinano le forme di malnutrizione primaria possono essere: la disponibilità ambientale, il potere d'acquisto, i pregiudizi alimentari, l'uso nell'alimentazione quotidiana di cibi raffinati o conservati e/o cucinati male. Una causa fondamentale di malnutrizione primaria deve essere vista nelle cattive abitudini alimentari con l'esclusione dalla dieta di alcuni elementi essenziali all'organismo o per la loro riduzione a quantità inferiori al margine di sicurezza a causa di una restrizione del regime dietetico a pochi alimenti preferiti. Ad esempio, in molti paesi, una causa frequente di mal nutrizione riscontrata in bambini ed in donne nel periodo della gestazione o dell'allattamento è l' insufficiente assunzione del latte e dei suoi derivati (formaggio e latticini). In genere le deficienze più comunemente riscontrate sono quelle dovute a carenza di calcio, di vitamina D, di vitamine del complesso B, di vitamina C, e di alcuni sali minerali quali ferro e iodio.

La patogenesi della malattia da deficienza può essere considerata uno sviluppo continuo e progressivo che, se non interrotto, può avanzare fino a raggiungere il quadro finale clinico che caratterizza la malattia specifica. Lo sviluppo inizia con inadeguatezza nutrizionale: nel corpo le riserve degli elementi nutritivi, qualora il rifornimento giornaliero sia inadeguato, si esauriscono.

Quando la diminuzione dei vari elementi nutritivi ha raggiunto il punto critico, va ad interferire con le normali reazioni biochimiche dell'organismo dando luogo ad aumentata stanchezza, a funzioni abnormi gastro-intestinali ed altri disturbi di varia natura.
Si può verificare un ritardo della crescita, una perdita di peso, un aumentata suscettibilità alle infezioni, una ritardata convalescenza delle malattie, ed ancora anemie, depressioni, oltre ad una minore capacità di apprendimento ed una aumentata frequenza e durata delle malatti . Le cause della malnutrizione sono tante e molteplici come le loro manifestazioni cliniche. L'importante è ricordare che i cibi che mangiamo oggi, diventano ciò che saremo domani: tutto il cibo che assumiamo si trasforma nell'organismo in sangue, ossa, cervello, muscoli oltre che in efficienza e stabilità emotiva. Dal cibo, attraverso la digestione, ricaviamo: carboidrati, lipidi e proteine, gli elementi nutritivi che nell'organismo sviluppano energia e che permettono la funzionalità e lo sviluppo dell'organismo.
Un'altra importante categoria di elementi nutritivi sono le vitamine. Esse devono essere assunte con l'alimentazione giornaliera in quanto l'organismo non è in grado di sintetizzarle in quantità sufficiente al proprio fabbisogno. La loro funzione è principalmente catalitica, ossia concorrono a formare sistemi chimici che facilitano la reazioni metaboliche essenziali, contribuiscono alla costruzione della struttura del corpo ed aiutano a regolare ogni processo metabolico.

La prima vitamina scoperta è stata la vitamina A, conosciuta anche come vitamina antixeroftalmica, vitamina della crescita e vitamina antiinfettiva. Molte altre sono le vitamine necessarie alla vita ma una in particolare è sulla bocca di tutti nel periodo invernale la vitamina C. Una assunzione regolare e giornaliera del quantitativo raccomandato può essere ritenuta un fattore preventivo nei vari tipi di infezioni e raffreddori. Il fabbisogno di acido ascorbico è in relazione alle differenti età e in momenti fisiologici diversi. Ad esempio nei periodi di gestazione ed allattamento le necessità fisiologiche aumentano così come nel periodo dell'accrescimento.

Diffusione della malnutrizione

Molti sono i fattori che contribuiscono ad una sana e corretta nutrizione ed è perciò facile, soprattutto nei paesi più poveri, osservare alcune forme di malnutrizione. In alcune regioni dell'Africa e dell'America centrale e meridionale è possibile osservare bambini affetti dalla malattia conosciuta in Africa con il nome di Kwashiorkor (bambino rosso) dovuta principalmente alla deficienza di proteine, hanno capelli rossi o di colore paglia, presentano macchie, ispessimento della cute, edema, anemia, disturbi gastro-intestinali.

Anche nel nostro Paese le statistiche indicano una elevata percentuale di malnutriti. Numerosi sono i bambini ed i ragazzi anemici, obesi, con accrescimento statura-ponderale diversi dalla norma. Molti gli adulti obesi, anemici, con turbe epatiche e fragilità ossea. E' I 'obesità una forma favorente e disponente all'instaurarsi del diabete, della ipertensione, della iperuricemia, dell'aterosclerosi, che a sua volta è causa di infarto del miocardio o di trombosi cerebrale. Nei casi limite, ove una alimentazione fosse composta esclusivamente da glicidi e da grassi e fosse carente o mancante di apporto proteico, se prolungata nel tempo, non consentirebbe all'organismo di sopravvivere e tale errata alimentazione sarebbe tanto più dannosa se ad essa venissero assoggettati organismi in accrescimento o comunque in ripresa con molti tessuti in costruzione o in ricostruzione. E ciò perché ogni squilibrio alimentare sembra possa essere tollerato dall'organismo, ma lo è solo apparentemente, e solo per un certo tempo. Successivamente e inesorabilmente si verificheranno molteplici danni poiché noi siamo tutti costituiti, dal momento del nostro concepimento, di quegli stessi elementi di cui sono composti i vari prodotti che la terra e la natura ci offrono, se noi non assumiamo tali prodotti in modo equilibrato verremmo ad andare contro ad un equilibrio già predisposto da millenni . Come naturale conseguenza provocheremmo in noi stessi, per nostro volere, scompensi e squilibri tali che, successivamente in un periodo di tempo più o meno lungo, ci condurranno verso veri e propri mali con le conseguenze da tutti conosciute. Una dieta bene equilibrata migliora I'accrescimento, aumenta la statura media e prolunga la durata media della vita, ciò che e stato di mostrato in alcuni paesi quali gli U.S.A., ove la alimentazione è abbondante e, ove i discendenti degli immigrati da alcune zone dell'Europa sono diventati in media più alti dei loro progenitori che erano stati allevati in Paesi meno ricchi di risorse alimentari.

Aspetti della malnutrizione

La malnutrizione predispone il corpo alle infezioni e le infezioni creano le condizioni di un cattivo stato nutrizionale deprimendo l'appetito, ed interferendo con l'assorbimento dei principi nutritivi. Si verifica in tal modo una interrelazione sinergica tra infezione e malnutrizione le quali, agendo insieme, sono molto più dannose di quando agiscono da sole. Tale interrelazione è ben evidente in quelle popolazioni dei paesi sottosviluppati dove la malnutrizione e le infezioni sono predominanti. Le infezioni sono più frequenti e dannose in quei bambini molto malnutriti che in quelli mediamente malnutriti poiché i primi sono più vulnerabili alle costanti riesposizioni infettive e sono meno resistenti alle stesse. Malattie diarroiche, infezioni dell'apparato respiratorio superiore, e le comuni malattie dei bambini sono più gravi nei bambini poveramente nutriti che in quelli nutriti in modo corretto. I bambini con diminuita resistenza alle infezioni sono malati più frequentemente e, per loro, malattia, significa diminuita partecipazione alla scuola, ai gruppi, e ciò concorre a diminuire l'arricchimento delle loro esperienze personali.Le teorie di interrelazione tra infezione e sottonutrizione sono numerose

La più accettata indica che il corpo poveramente nutrito con alimenti proteici e vitaminici perde la sua capacità di produrre gli anticorpi necessari a superare le infezioni. In modo particolare una carenza di vitamina A abbassa la barriera alle infezioni batteriche, per l'indebolimento del tessuto epiteliale.
Altro aspetto carenziale è dovuto a deficienza ferrica. Il ferro è l'elemento minerale essenziale alla vita entrando a far parte dei sistemi respiratori quali emoglobina, mioglobina e citocromi.
Altri studi indicano che anche la malnutrizione nella prima fase della vita limita in maniera irreversibile la divisione cellulare del cervello e quindi la sua crescita, a meno che non venga provvisto sollecitamente ad una rialimentazione prima della fine del periodo normale di divisione cellulare con quantità di alimenti necessari e superiori al consueto. In questo caso, gli esperimenti condotti indicavano un aumento del peso del cervello stesso in seguito ad aumento del numero delle cellule. Il periodo critico durante il quale la divisione cellulare può essere arrestata dalla malnutrizione nell'individuo è rappresentato dai primi sei mesi di vita.
Studi condotti sulle possibili relazioni esistenti tra la malnutrizione nei primi periodi della vita ed il successivo sviluppo intellettivo indicano che il minore sviluppo intellettivo dei bambini sottoposti a malnutrizione proteica solo dopo lo svezzamento sarebbe qualitativamente e quantitativamente diverso da quello dei bambini nati da madri malnutrite dal punto di vista proteico. E gli stessi studi indicavano anche che i fenomeni del ritardo mentale nei bambini malnutriti erano dovuti ad alterazione nel metabolismo particolarmente della Istidina della e Fenilalanina.

Design konnio.com

eXTReMe Tracker