martedì 15 gennaio 2008

Rimedi naturali Stitichezza occasionale

Rabarbaro

Rheum officinale, Rheum palmatum
Parti usate: radice

Proprietà: dalle radici del rabarbaro si ottiene l'estratto secco titolato in derivati idrossiantracenici espressi come reina. A basse dosi è stomachico e amaro-tonico. Eccita l'appetito per azione sulla motilità gastrica ed è utile nelle dispepsie e nelle atonie gastriche, specie se associato a piante analoghe. È nota la sua azione lassativa, che stimola la peristalsi intestinale con un meccanismo di tipo antrachinonico. Tra l'assunzione del rabarbaro ed il manifestarsi dell'azione lassativa vi può essere un periodo di latenza anche di 12-16 ore.
Associazioni consigliate: con lo Psillio e con il Tarassaco in caso di stipsi nell'adulto.
Possibili effetti indesiderati: può provocare diarrea (con dolori addominali) che, a sua volta, può causare ipopotassiemia.
Possibili interazioni: può interagire con antiaritmici di tipo chinidinico, digitalici, diuretici che provocano perdita di potassio, con vincamina e fenoxedil.
Avvertenze d'uso: controindicato in gravidanza, al di sotto dei 12 anni di età, durante l'allattamento, nella diverticolosi intestinale, in pazienti con occlusione intestinale. Non andrebbe mai somministrato per un periodo superiore a 8-10 giorni.

UTILIZZI PRINCIPALI
Per favorire il transito intestinale in caso di stipsi nell'adulto.

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