mercoledì 23 gennaio 2008

La causa principale della formazione della carie è la placca batterica

La carie è una vera e propria malattia che può provocare la perdita dei denti, è la patologia più diffusa in assoluto a livello mondiale. Consiste in una progressiva alterazione a carattere distruttivo del tessuto duro del dente. Il processo di formazione della carie è legato alle abitudini alimentari, che oggigiorno, come non mai, sono caratterizzate da un elevato consumo di cibi raffinati, di dolci e di bevande gasate zuccherate (la carie, infatti, colpisce soprattutto la popolazione dei paesi ad alto tenore di vita, con un’incidenza anche del 95%).

La causa principale della formazione della carie è la placca batterica, una patina che aderisce alla superficie dei denti e sulla quale si sviluppano dei batteri che, favoriti dalla presenza di zuccheri nel cavo orale, producono acidi ed enzimi, che facilitano la decalcificazione dello smalto (demineralizzazione), dando così inizio al processo carioso.

Il dente possiede una sua resistenza naturale, diversa da persona a persona, che comporta suscettibilità alla carie assai variabili.

La più immediata conseguenza della carie è la distruzione parziale o totale del dente che può essere accompagnata dal dolore. Quando non viene trattata può infettare la polpa del dente dove si trovano terminazioni nervose e vasi sanguigni, ecco spiegata la ragione per cui si possono riscontrare infiammazioni a livello generale, causate dai batteri entrati in circolo.

Le regolari visite di controllo e l’igiene orale sono certamente le basi su cui fondarne una valida ed efficace prevenzione della carie, insieme, però, ad una corretta ed equilibrata alimentazione (è consigliabile limitare l’assunzione di bevande e/o alimenti molto zuccherati). Può, sicuramente, risultare anche molto utile, l’utilizzo di dentifrici e collutori a base di fluoro, poiché contribuiscono a rinforzare lo smalto dei denti rendendolo più resistente.

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