mercoledì 23 gennaio 2008

I fiori di Bach

I fiori di Bach sono essenze floreali scoperte negli Anni ‘30 dal medico gallese Edward Bach. Il principio sul quale si basa l’efficacia delle sue essenze floreali è simile a quello dell’omeopatia: cioè “il simile cura il simile”.

La malattia, sosteneva il dottor Bach, non capita mai per caso, ma è l’espressione di un problema interiore, uno strumento con cui la nostra anima cerca di indicarci gli atteggiamenti sbagliati che stiamo assumendo.

Nell’uomo esistono delle energie spirituali, ma spesso vengono distorte dagli stati d’animo negativi, dai conflitti interiori, dai sentimenti soffocati e dai desideri repressi.

I fiori possiedono le medesime energie, ogni fiore ne ha una ben identificata, con una propria frequenza vibratoria, quando le vibrazioni armoniose dei fiori entrano in contatto con quelle umane, ne annullano la disarmonia riportandoci ad una situazione ottimale.

La cura con i fiori di Bach inizia ad essere sperimentata negli Anni ‘30. In quel periodo, infatti, il dottor Bach, deluso da come la medicina tradizionale curasse determinate malattie, decise di dedicarsi alla ricerca di un metodo di guarigione più semplice e naturale, che prendesse in considerazione gli stati d’animo negativi, che egli riteneva, se protratti nel tempo, causa di veri e propri disturbi, anticamera della malattia.

Cercando di scoprire il potere curativo dei fiori riuscì a trovare 38 essenze floreali corrispondenti ad altrettanti stati d’animo negativi della persona che accusava una determinata malattia, causati da problemi psicologici (tipo ansia o depressione) o da tratti del carattere (come il vittimismo, l’insicurezza o la gelosia).

I fiori di Bach vengono utilizzati dai medici omeopati, naturopati, psichiatri, psicologi ed, in genere, dai medici che prediligono la cura dei propri assistiti con trattamenti naturali, rientrando già da parecchi anni, tra i metodi di cura naturali riconosciuti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Il curarsi con i fiori di Bach offre vari vantaggi:

- una completa compatibilità con i farmaci tradizionali;

- una azione in sinergia con le altre cure naturali;

- la totale assenza di controindicazioni;

- la mancanza di effetti collaterali.

Le essenze floreali di Bach si acquistano nelle farmacie omeopatiche e nelle erboristerie; sono contenute in flaconcini di vetro muniti di contagocce a pipetta.

Essendo essenze concentrate è necessario diluirle prima dell’uso: un procedimento che solitamente viene effettuato direttamente dal farmacista o dall’erborista: due gocce in una boc­cetta di somministrazione da 30 ml nella quale si è messa, in precedenza, una miscela di 3/4 di acqua e 1/4 di alcol (si possono usare anche brandy o cognac). L’alcol serve a conservare le gocce, perché impedisce all’acqua di marcire ed è presente anche nelle boccette di riserva (quelle con i rimedi puri). Chi lo desiderasse può utilizzare l’aceto di mele al posto dell’alcol.

Le essenze dei fiori di Bach possono essere assunte in diverse maniere. Il metodo più consueto è quello di mettere, dalla boccetta di somministrazione, alcune gocce sotto la lingua oppure aggiungere una o due gocce di essenza pura, non diluita in un po’ d’acqua o di tisana. 11 dosaggio standard è di quattro gocce, per quattro volte al giorno, lontano dai pasti. Per avere effetti rilassanti, le gocce possono essere aggiunte anche all’acqua per il bagno. È possibile, anche, usare diverse essenze contemporaneamente per ottenere una miscela personale, ma è importante non superare i sei rimedi per volta. Contrariamente a quanto accade per i prodotti omeopatici, gli effetti dei fiori di Bach non vengono resi inefficaci ne dal caffè, ne dal dentifricio o dalle caramelle alla menta.

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