sabato 12 gennaio 2008

DIMAGRIRE, NATURALMENTE

DIMAGRIRE, NATURALMENTE !
In questo articolo spieghiamo i meccanismi legati al peso corporeo.
Stai cercando informazioni o consigli per dimagrire o semplicemente perdere peso?. Visiona la nostra guida su dimagrire.




Dimagrire? si ! ma con una dieta bilanciata e personalizzata

Un buon programma per dimagrire o per il controllo del peso corporeo dovrebbe prevedere una dieta bilanciata, personalizzata in base al fabbisogno calorico dell'individuo, tale da produrre un calo di peso corporeo non superiore a 2-4 kg al mese. Ogni organismo infatti possiede un fat-point (livello standard del grasso corporeo) che non è geneticamente stabilito ma semplicemente un livello di grasso divenuto abituale. Il corpo umano tende a difendere questo livello acquisito stimolando la sintesi della lipasi, enzima che favorisce l'immagazzinamento dei grassi, contrastando piuttosto efficacemente gli sforzi di una dieta ipocalorica.



Lenta perdita di peso:

Solo una perdita di peso lenta e graduale è capace di "ingannare" questo meccanismo, spostando il fat-point lentamente verso il basso. Tuttavia spesso l'obesità è legata a profondi squilibri nel delicato intreccio fra metabolismo di carboidrati, proteine e grassi.



Insulino-resistenza, obesità e sindrome X

L'insulina è un ormone dinamico coinvolto nel metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine. Capace di ridurre l'appetito e la fame convulsa di carboidrati, ottimizza le capacità dell'organismo di bruciare calorie. Purtroppo accade che molti individui sviluppino una resistenza all'insulina: i siti del recettore insulinico di membrana diventano insensibili all'insulina circolante.
Questo è particolarmente evidente nei tessuti muscolare, adiposo, epatico e del cervello. Per far fronte a tale situazione l'organismo produce più insulina (iperinsulinemia) e va incontro a quella che è chiamata sindrome X, caratterizzata da diabete mellito tipo II (insulino-resistente), sovrappeso, disturbi al cuore e invecchiamento delle arterie, ipertensione. Alti livelli di insulina nel sangue sono associati con alti livelli di LDL colesterolo (colesterolo trasportato dalle lipoproteine a bassa densità) direttamente correlato col rischio cardiovascolare e bassi livelli di HDL colesterolo (legato alle lipoproteine ad alta densità) inversamente correlato al rischio cardiovascolare. In molti casi l'obesità risulta essere il fattore primario nel determinare disturbi del metabolismo glucidico e della secrezione insulinica.
E' stato dimostrato che una delle cause principali dell'insulino-resistenza è rappresentata da una carenza di cromo biologicamente attivo, parte integrante del fattore di tolleranza al glucosio o GTF (Glucose Tolerance Factor). Tale carenza può instaurarsi per scarso apporto alimentare di cromo, eccessiva eliminazione dello stesso o incapacità dell'organismo a trasformare il cromo disponibile nella forma biologicamente attiva (GTF).

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