lunedì 4 febbraio 2008

METODI UTILIZZATI PER L'ELIMINAZIONE DEI PELI SUPERFLUI

METODI UTILIZZATI PER L'ELIMINAZIONE DEI PELI SUPERFLUI
La cosidetta depilazione definitiva

I dati sulla reale efficacia di questi trattamenti, che promettono risultati definitivi, sono assai contrastanti e non permettono, allo stato attuale, di dare garanzie in tal senso.
Certamente rivestono un ruolo importante sui risultati ottenuti, componenti personali quali lo stato fisiologico o predisposizioni di tipo ereditario; dato che tutti questi trattamenti prevedono l'utilizzo di apparecchiature e quindi di un operatore, anche la padronanza della tecnica da parte di quest'ultimo e la validità della tecnologia impiegata rivestono una certa importanza.

Elettrocoagulazione

Tra tutti i metodi definitivi oggi in auge è sicuramente quello più utilizzato e consiste nell'attacco e nella distruzione di ogni pelo, uno alla volta. L'operatore estetico impiega a tale scopo un ago di tale finezza da poter raggiungere il bulbo e distruggerlo mediante il passaggio di una corrente ad alta frequenza. Il trattamento non è per nulla doloroso, tutt'al più è snervante sia per la paziente che per l'operatore. Se questi è molto abile può eliminare un gran numero di peli in una sola seduta. Il numero delle sedute è dunque in rapporto al numero di peli da togliere e al grado di pazienza della cliente.

Depilazione a pinza

Simile come concetto di funzionamento al metodo dell'elettrocoagulazione, con la differenza che l'elemento di conduzione della corrente elettrica non è invasivo perché, al posto dell'ago, si utilizza una pinza che, pinzandolo sfrutta lo stelo del pelo come trasmettitore delle scarica al bulbo. Metodo piuttosto conclamato sino a pochi anni fa, attualmente ha perso molta credibilità, soprattutto dopo che la FDA Americana ha espresso un parere negativo sulla reale capacità di ottenere effetti di depilazione definitivi.

Depilazione mediante fasci di luce coerente laser

Recentemente è stato proposto per la depilazione definitiva l'utilizzo del laser. Anche se di tecnologie differenti tutti i laser attualmente proposti si basano sul concetto comune della: "fototermolisi selettiva".
Essi emettono luce monocromatica ad una frequenza tale da poter aggredire selettivamente la melanina presente nel pelo e, soprattutto nel suo bulbo. Ad oggi questa tecnologia necessita ancora di ulteriori approfondimenti sulla reale efficacia ed innocuità, sull'assenza di effetti collaterali e di un affinamento delle metodiche per poter garantire operatori estremamente qualificati.

Depilatori chimici

In assoluto i più utilizzati, soprattutto per i trattamenti casalinghi. Sono prodotti cosmetici a base di sostanze in grado attaccare chimicamente la struttura cheratinica del pelo Essi distruggono il pelo solo nella loro parte visibile e tra l'altro presentano l'inconveniente di lasciare un cattivo odore; il loro pH assestato su valori basici procura situazioni di disturbo alla cute dotata di un pH fisiologicamente acido.

Rasoio a lamo o elettrico

Come per i depilatori chimici anche questi metodi tagliano solo la parte aerea del pelo, normalmente la risposta della pelle è quella di una ricrescita accellerata di peli che aumentano sia di numero che di volume. Dei due metodi quello sicuramente sconsigliabile è quello del rasoio a lama mentre quello elettrico può risultare accettabile per zone molto delicate come le ascelle.

Cere depilatorie

Di varie tipologie e differenti metodologie di applicazione, sfruttano la capacità di alcune resine naturali (colofonie e loro derivati) di inglobare con forza lo stelo del pelo quando vengono spalmate sulla pelle e di trascinarlo via quando vengono strappate. Si suddividono in cere a freddo e a caldo a seconda delle temperature di utilizzo. Quelle a caldo si presentano di consistenza solida e sono miscele di resina con cere naturali quali la cera d'api e candelilla, cere microcristalline e paraffina. Vengono scaldate sino a fusione ed applicate quando, ancora allo stato semifluido a temperature intorno ai 40° C, sono ancora plasmabili. Sulla pelle prendono una consistenza gommosa e possono quindi essere asportate, mediante un'azione decisa di strappo, in soluzione unica. Quelle cosiddette a freddo, a temperatura ambiente si presentano di consistenza semisolida, attraverso un riscaldamento più moderato possono essere portati ad una consistenza sciropposa e possono quindi essere applicate a temperature più vicine a quelle della pelle. L'azione di strappo viene effettuata dopo aver fatto aderire lo strato deposto sulla pelle con una striscia pretagliata di tessuto. Ambedue grazie all'azione del calore trasferito sulla pelle quando vengono applicate, provocano un'azione di dilatazione del follicolo pilifero, se la manualità di strappo è eseguita con una certa perizia, si ottiene una rimozione significante di peli completi anche del loro bulbo pilifero, l'azione di ritardo e di indebolimento della ricrescita in questo caso viene ottenuta con una certa gradualità.

In questi ultimi anni sono stati individuati alcune sostanze vegetali in grado di ritardare gradualmente la ricrescita dei peli. Devono essere utilizzate con una certa costanza, applicate subito dopo l'epilazione con la cera quando il follicolo (non estratto solidalmente al pelo) è stato trascinato verso l'alto del follicolo e si trova più esposto all'azione del prodotto; e nei 4-6 giorni successivi all'epilazione, permettono dopo un numero di cicli di epilazione-applicazione soggettivi di ottenere risultati concreti percentualmente significativi. Una di queste sostanze vegetali, la papaina (presente nel succo fresco del frutto papaia), agisce sfruttando le sue proprietà cheratolitiche (lisi delle strutture proteiniche) sulle cellule del bulbo pilifero procurando dei danni che ne rallentano la normale attività proliferativa.
La peculiarità di agire esclusivamente su cellule vive permette di sfruttare selettivamente questo enzima che trascurerà le strutture formate da strutture proteiniche inerti quali quelle dello stelo del pelo e lo strato corneo della pelle. L'altro gruppo di sostanze vegetali è rappresentato da alcuni oli essenziali contenenti frazioni di componenti chimici particolari in grado di rallentare la ricrescita del pelo attraverso un meccanismo d'azione ancora non perfettamente conosciuto, ma obbiettivato dalle esperienze pratiche accumulate da svariati anni.

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