martedì 5 febbraio 2008

LA STAGIONE PRIMAVERILE E LA DIETETICA CINESE

Il nostro corpo avverte fortemente le influenze delle energie cosmiche che si avvicendano di stagione in stagione e mette in funzione le sue risorse omeostatiche per armonizzarsi con i cambiamenti stagionali. In questo fenomeno di continuo adattamento un aiuto sostanziale viene dall'alimentazione. Con la giusta scelta di alimenti, infatti, si possono imprimere alle nostre energie i movimenti e gli stimoli giusti per facilitarne la sintonizzazione col cosmo.Nell'inverno le energie cosmiche si erano ritirate in se stesse, le notti più lunghe e il clima più rigido avevano richiesto un'alimentazione più ricca e riscaldante. La primavera segna invece il rifiorire e l'affiorare delle energie maturate durante la stagione precedente. Anche il nostro organismo avverte questa tendenza alla dispersione dell'energia che si porta verso la superficie del nostro corpo e si muove a un ritmo più vivace.

Alcuni disturbi tipici di questa stagione sono dovute proprio a una certa difficoltà nell'assecondare questi movimenti. Ci potremmo sentire più affaticabili del solito, perché il movimento delle nostre energie interne si fa più intenso. Avvertiamo pulsioni più decise tanto nella sfera intellettuale quanto in quella affettiva e, nel caso in cui facessimo più fatica a sintonizzarci con queste, potremmo sentirci irritabili, nervosi, a volte addirittura "bloccati" nell'iniziativa.


Secondo la dietetica cinese, la primavera segna il passaggio annuale dallo yin dell'inverno allo yang dell'estate, pertanto le energie tendono proprio a circolare più vivacemente e ad uscire sulla superficie corporea e all'esterno. L'organo che secondo la Medicina Cinese favorisce e regola questo tipo di movimento è il fegato, responsabile del libero fluire delle energie nel corpo. Il fegato è quindi l'organo più attivo nella stagione primaverile e deve pertanto essere agevolato nella sua funzione e mantenuto in equilibrio, pena l'insorgere di fenomeni quali nervosismo, ansia, gonfiori, ritenzione di liquidi e, nei casi più gravi, anche vertigini, ipertensione arteriosa, gastriti. Di questa immagine vediamo un riflesso anche nella nostra scienza medica. Il fegato infatti ha anche per il pensiero occidentale una funzione di depurazione e di drenaggio importante, che viene particolarmente stimolata in questa stagione. La fitoterapia occidentale consiglia infatti l'uso di erbe drenanti e depurative ad azione sul fegato in preparazione alla stagione più calda.

La dietetica cinese utilizza per prima cosa una opportuna scelta di sapori. Il sapore più adatto per la stagione primaverile è quello dolce (intendendo il dolce tenue e naturale del riso e dei cereali o al massimo del miele) che è in grado di armonizzare il fegato, di favorire l'emersione delle energie sopite dall'inverno e di rendere scorrevoli i processi corporei. Anche la frutta è dolce e può essere quindi utile, purché si scelgano le qualità meno acide, perché il sapore acido ha un'azione esattamente opposta a quella desiderabile: tende infatti a favorire l'affondamento e la contrazione delle energie all'interno del corpo. Secondariamente, il sapore piccante favorisce anch'esso l'esternazione delle energie, ma con un'azione troppo intensa rispetto al dolce. Bisogna a questo punto ricordare di sostenere e nutrire anche l'organo che più ha lavorato nella stagione precedente, il rene, legato energeticamente all'inverno e al clima freddo. Il sapore che più aiuta quest'organo è il salato moderato.

I cibi consigliati nella nostra alimentazione primaverile saranno allora i cereali, in particolare orzo di sapore dolce e salato e miglio, di sapore dolce, salato e leggermente piccante; i legumi, quasi tutti dolci; le verdure, particolarmente quelle di colore verde, che per l'analogia con l'organo dirigono la loro azione in modo spiccato sul fegato. Fra queste ultime è molto utile il tarassaco, anche per le sue proprietà depurative riconosciute anche in Occidente. Ottima anche la carota, di sapore dolce e capace di mobilizzare bene l'energia, favorendo la digestione. Da evitare invece il pomodoro, perché troppo acido e astringente.Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale, sono utili i pesci di mare, la carne bovina di sapore dolce o meglio quella suina che ha sapore dolce e salato. Ricordiamo però che, proprio per la delicatezza di questo momento di risveglio energetico e per la necessità di espellere anche le scorie di un'alimentazione invernale generalmente più ricca, è sempre opportuno in primavera mangiare cibi magri e leggeri e non appesantire l'apparato digerente con quantità eccessive di alimenti. In questo senso assumono una grande utilità i centrifugati di verdure (eventualmente con l'aggiunta di un po' di mela), facilmente digeribili e rivitalizzanti.


Da ultimo vale la pena di ricordare le regole fondamentali di un'alimentazione sana e naturale, che diventano ancora più importanti in questa stagione. Particolarmente utile è masticare bene e a lungo il cibo e mangiare con calma in un ambiente tranquillo. Scegliere cibi naturali e provenienti dal nostro ambiente, senza farsi tentare dalle primizie esotiche.

Per chi, nonostante tutto, soffrisse di bruciori di stomaco (disturbo molto comune in primavera), consigliamo questo semplice ed efficace rimedio.
Mettete in una centrifuga una mela ben lavata con la buccia e una patata cruda, anch'essa ben lavata (meglio se da agricoltura biologica) e bevete al mattino a digiuno il succo appena estratto. Ripetete questo trattamento a cicli di tre giorni intervallati da due giorni di sospensione: è molto importante non assumere il centrifugato continuativamente perché la patata cruda contiene una sostanza tossica, la solanina. In genere tre o quattro cicli di questa cura sono sufficienti.

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