lunedì 21 gennaio 2008

Artiglio del diavolo (infiammazioni, reumatismi)

L’artiglio del diavolo (harpagophytum procumbens) è una pianta originaria dell’Africa, dove ricopre un ruolo primario nella medicina tradizionale. Deve il proprio nome popolare ai frutti a forma di uncino che, uscendo dal terreno, possono intrappolare piccoli animali, causandone spesso la morte per fame. La parte utilizzata è la radice, ricca di glucoiridoidi, dagli importanti effetti antinfiammatori. L’artiglio del diavolo agisce sul dolore e sull’infiammazione, risultando utilissimo per: l’artrite reumatoide, l’artrosi, le infiammazioni in genere, le tendiniti, le contusioni, le lombalgie e le lombosciatalgie, i dolori articolari, senza avere controindicazioni ed effetti collaterali. Migliora nettamente la mobilità articolare, rivelandosi, per le problematiche più semplici, un valido sostituto agli antinfiammatori di sintesi non steroidi ed al cortisone stesso, mentre, per le patologie più gravi, permette l’utilizzo di dosaggi di farmaci più contenuti. L’artiglio del diavolo favorisce, inoltre, l’eliminazione dell’acido urico, risultando, perciò, efficace anche per la gotta con componente infiammatoria.

Gli sportivi ne fanno largo uso, sia per prevenire tendiniti e problemi articolari, sia per alleviare il dolore, sia per ridurre gli stati infiammatori. Vedi:

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